martedì 11 novembre 2008

Canzone

Componimento lirico formato da un certo numero di stanze o strofe che ripetono lo stesso schema metrico (disposizione dei versi e delle rime).
Ogni stanza è costituita da una fronte e da una sirma, unite da una chiave.
La fronte è divisa in due piedi. La sirma in due volte.
L’ultima strofa, che è più breve, è il commiato o congedo (in genere riprende la sirma o parte di essa).

La forma tipica è la canzone petrarchesca, che segue quindi un preciso schema, e alterna versi endecasillabi e settenari.
Modello alternativo di canzone è la cosiddetta canzone libera, resa celebre da Leopardi e per questo detta anche canzone leopardiana, dove le stanze non ubbidiscono ad un rigido schema metrico.

Esempio su Chiare, fresche et dolci acque di Francesco Petrarca (le lettere minuscole indicano i settenari)

I stanza

Chiare, fresche et dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
a
b
C
"piede"
"fronte"
gentil ramo ove piacque
(con sospir' mi rimembra)
a lei di fare al bel fiancho colonna;
a
b
C
"piede"
herba et fior' che la gonna
c

"chiave"
leggiadra ricoverse
co l'angelico seno;
aere sacro, sereno,
d
e
e
"volta"
sirma (o sìrima)
ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse:
date udïenza insieme
a le dolenti mie parole extreme.
D
f
F
"volta"

[...]

Congedo

Se tu avessi ornamenti quant'ài voglia,
poresti arditamente
uscir del boscho, et gir in fra la gente.
A
b
C
riprende lo schema della "volta"

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