venerdì 27 novembre 2009

Avverso al mondo, avversi a me gli eventi


Un buon esempio di soluzione della disertata traccia numero 1.
Si tratta del lavoro di Francesco Zocca.

"Avverso al mondo, avversi a me gli eventi". Traccia un ritratto del Foscolo cercando di evidenziare le relazioni tra la sua opera e il periodo storico in cui si trovò a vivere.

Cominciamo col dire che il Foscolo ha vissuto in un periodo storico particolare, quello a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, il periodo della Rivoluzione francese e di Napoleone, per intenderci. Ma vive anche nel periodo in cui prevalgono due correnti culturali contrastanti: il neoclassicismo e il romanticismo. Foscolo era un poeta neoclassico, ma nelle sue opere ha inserito parecchi concetti cari romantici, come il lottare per un ideale. In tal senso si può dire che Foscolo è un anticipatore del romanticismo. Peraltro uno dei temi cardine delle opere del Foscolo è la morte, tanto da inserirlo in molte delle sue opere, quasi fosse un'ossessione.
Ma andiamo con ordine.

Foscolo nasce a Zacinto, una città greca che all'epoca era sotto il dominio della Repubblica di Venezia, dove, diventato grande, si trasferì. Ma a causa del "Vil trattato di Campoformio", come lo definisce lui, la Repubblica di Venezia perse la sua autonomia: Foscolo decise di fuggire e non fece più ritorno alla sua terra natale in quanto si considerava in esilio.
Tuttavia non venne mai meno l'affetto che provava per Zacinto tanto che dedicò alla sua isola un sonetto intitolato appunto "A Zacinto", nel quale cantava le bellezze della città ma mantenendo quel pizzico di tristezza di chi è consapevole di non poter ritornare in patria.
Uno dei personaggi storici che maggiormente colpì il Foscolo è stato Napoleone Bonaparte che egli considerava un esempio e un modello da seguire anche se lo criticò duramente per la pace di Campoformio. Proprio attorno a questo evento Foscolo fa cominciare una delle sue opere più importanti: Le ultime lettere di Jacopo Ortis. Un romanzo epistolare in cui Jacopo Ortis, che è un personaggio di fantasia, manda delle lettere al suo amico Lorenzo Alderani.
Questo romanzo è importante perché traccia un quadro dell'Europa di quel periodo. In particolare, nella prima lettera Foscolo ci fa conoscere il suo punto di vista sulle principali potenze europee, definendo gli austriaci "coloro che mi opprimono" e i francesi "coloro che mi hanno tradito". In questo romanzo emergono tematiche tipicamente romantiche e alla fine Jacopo morirà suicida.
Foscolo viaggerà molto nella sua vita e morirà a Londra, dopo aver composto anche dodici sonetti, praticamente in miseria.

2 commenti :

Anonimo ha detto...

scusi prof ma dove ci ha messo il testo di PLUSCIENCO(non so se si scrive così)per il lavoro per le vacanze?
GIADA

Stefano Maroni ha detto...

È il primo dei link in evidenza: "Adolescenza e sport... la storia di Pluschenko"

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